Il controsoffitto pericolante e la necessità di intervenire immediatamente al fine di scongiurare qualche cedimento: i lavori nella scuola di via Lamarmora non sono ancora terminati, “2 mila metri quadri di superficie non sono pochi” comunica Silvia Sorgia, “ma non è presente tutta quella polvere che è stata citata. Io stessa ho accompagnato in classe la mamma di un bimbo asmatico e lei si è assicurata di persona che il figlio poteva stare in classe per le lezioni”. La polemica è nata dopo il comunicato del presidente della commissione vigilanza Silvano Corda che ha raccolto i malumori delle mamme dei piccoli alunni: “I lavori edili proseguono imperterriti, oramai da un mese, anche durante le lezioni e non sono terminati il 18 settembre come è stato annunciato. I genitori giustamente protestano perché i loro figli respirano polvere, calcinacci e sostanze nocive.
Anche oggi, gli alunni hanno trovato il cantiere aperto e alcuni genitori hanno preferito lasciare i loro figli a casa per la loro incolumità fisica e sanitaria. È grave che un’amministrazione sia così poco attenta al benessere dei propri bambini che sono il futuro della nostra cittadina, si dovrebbe averne cura e non metterli in pericolo costante” spiega Corda. “È vero, i lavori non sono ancora ultimati – replica Sorgia – si lavora per 2000 metri di controsoffitto, è rimasta ora solo una parte ancora da riqualificare, sono state sostituite le lampade e la struttura è stata ritinteggiata. Una impresa di pulizie ha lavorato anche sabato sera al fine di preparare la scuola per accogliere gli studenti, un minimo di polvere è presente ma non come è stato descritto. I lavori erano necessari, la sicurezza di alunni, docenti e personale scolastico è la priorità. Ricordo qualche anno fa che una scuola, anche durante l’anno scolastico in corso, era interessata da lavori eppure tutte queste polemiche non erano sorte”. È bene sottolineare che non solo a Capoterra si lavora ancora dentro le mura della casa dell’istruzione, tanti gli edifici che ancora ospitano manovali e muratori. I mesi estivi non sono stati sufficienti per terminare le riparazioni: solo ancora un po’ di pazienza, quindi.












