Dopo la polemica di ieri che ha messo in evidenza il malcontento di chi non ha gradito, a Pula, il suono del divertimento proveniente dalla discoteca appena riaperta, si accende lo scontro anche a Poggio dei Pini: la tensione tra i residenti di alza in proporzione al volume della musica, immancabile compagnia per i giovani riuniti e in festa. “Chi disturba” espone un residente “è qualche genio che pensa di vivere nel deserto e da mezzogiorno spara frequenze e decibel a tutti. Il nostro eroe, dotato di una maleducazione che ormai non fa più notizia e di un impianto da rave, si prodiga a propagare quella schifezza chiamata trap accompagnandola con urla di pura esaltazione”.
“Dobbiamo sopportare delle feste in giardino con piscina che si trasforma in discoteca all’aperto, con tanto di impianto stereo a 2000 decibel posizionato all’esterno e rivolto verso le nostre abitazioni. Le feste iniziano verso le 19 o le 20 e vanno avanti ben oltre la mezzanotte. I partecipanti, tutti ragazzi e ragazze sotto i 30 anni, si divertono a urlare a squarciagola le canzoni e ad urlare tra di loro per potersi sentire, visto il volume della musica. Abbiamo più volte chiamato le guardie le quali affermano che possono farlo fino a mezzanotte e che dopo dovrebbero smetterla. Peccato che in genere questi festini vanno avanti anche fino all’una o alle due del mattino, estate ed inverno, e non solo nel fine settimana, ma anche quando il giorno dopo è per noi una giornata di lavoro” spiega un altro residente.
Prende posizione, nettamente opposta, il consigliere Franco Magi: “La scelta di vivere a Poggio dei Pini da molti è stata fatta anche per consentire ai giovani di crescere e di socializzare in spazi ampi, la presenza di un giardino, in particolare nel periodo estivo, permette momenti di condivisione e di spensieratezza. In difetto, in luogo di Poggio dei Pini, si sarebbe potuto scegliere di vivere in mezzo al deserto, piuttosto che in un eremo sperduto. Non deve pertanto destare preoccupazione, ma anzi soddisfazione, se la notte di Ferragosto un gruppo di giovani decidono di organizzare un party in piscina con i loro amici. Ed invece no”. Ad alcuni, infatti, “non va bene nemmeno quello. Si scagliano invocando l’intervento delle guardie, dei Carabinieri e di non sappiamo cosa”.
“Dobbiamo sopportare delle feste in giardino con piscina che si trasforma in discoteca all’aperto, con tanto di impianto stereo a 2000 decibel posizionato all’esterno e rivolto verso le nostre abitazioni. Le feste iniziano verso le 19 o le 20 e vanno avanti ben oltre la mezzanotte. I partecipanti, tutti ragazzi e ragazze sotto i 30 anni, si divertono a urlare a squarciagola le canzoni e ad urlare tra di loro per potersi sentire, visto il volume della musica. Abbiamo più volte chiamato le guardie le quali affermano che possono farlo fino a mezzanotte e che dopo dovrebbero smetterla. Peccato che in genere questi festini vanno avanti anche fino all’una o alle due del mattino, estate ed inverno, e non solo nel fine settimana, ma anche quando il giorno dopo è per noi una giornata di lavoro” spiega un altro residente.
Prende posizione, nettamente opposta, il consigliere Franco Magi: “La scelta di vivere a Poggio dei Pini da molti è stata fatta anche per consentire ai giovani di crescere e di socializzare in spazi ampi, la presenza di un giardino, in particolare nel periodo estivo, permette momenti di condivisione e di spensieratezza. In difetto, in luogo di Poggio dei Pini, si sarebbe potuto scegliere di vivere in mezzo al deserto, piuttosto che in un eremo sperduto. Non deve pertanto destare preoccupazione, ma anzi soddisfazione, se la notte di Ferragosto un gruppo di giovani decidono di organizzare un party in piscina con i loro amici. Ed invece no”. Ad alcuni, infatti, “non va bene nemmeno quello. Si scagliano invocando l’intervento delle guardie, dei Carabinieri e di non sappiamo cosa”.
Difende la gioventù, Magi, le loro esigenze e la voglia di vivere, di godersi l’estate e la sua magia. “Cosa dovrebbero fare la notte del 14 agosto questi ragazzi? Meditare in casa? Davvero incredibile”.













