Iscrizioni in aumento per l’università della terza età, i locali della Parrocchia di Poggio dei Pini sono diventati insufficienti per gli studenti over, presentata una mozione dalla minoranza per chiedere all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Beniamino Garau di traslocare banchi e sedie presso il Centro Meccano. ”Un area baricentrica che può favorire la coesione sociale del territorio, che sia disponibile per ospitare i diversi iscritti anche dei paesi limitrofi, adeguata alla soluzione dei problemi logistici che impediscono lo svolgimento regolare delle lezioni” spiega il primo firmatario Francesco Dessì, già ex sindaco per 10 anni della città. Una realtà che, con il passare degli anni, ha coinvolto sempre più persone anche provenienti dai centri limitrofi: “L’Ute rappresenta un’importante realtà per il territorio della nostra cittadina e non solo, infatti vi è stato un incremento di iscritti dei paesi vicini, quali Sarroch, Villa San Pietro e Pula. La sede che gli è stata provvisoriamente concessa dalla parrocchia di Poggio dei Pini è divenuta oramai insufficiente visto il continuo incremento del numero di iscritti. Nessun cittadino, nessuna organizzazione all’interno del nostro comune merita di sentirsi di serie B. Il nostro ruolo è quello di dare risposte efficaci ed efficienti, infatti chiediamo con questa mozione che la stessa università della terza età sia nuovamente trasferita e gli si diano adeguati spazi nel centro meccano, luogo baricentrico che possa favorire la coesione territoriale” ha espresso Beniamino Piga.
“L’Amministrazione comunale ha il dovere di incentivare la cultura rivolta a tutte le età e sostenere le attività dell’Università permanente non solo impegnandosi a promuovere la diffusione dei corsi e delle iniziative organizzate da UTE, ma soprattutto creando le condizioni per soddisfare le richieste di una vasta platea di partecipanti che desiderano arricchire il proprio bagaglio culturale, socializzare e interagire con altre persone, evitando l’isolamento” spiega la consigliera Susanna Lilliu. “I corsi a Capoterra sono frequentati da studenti di età diverse, dai 50 anni in poi, hanno necessità di avere uno spazio adeguato, perciò chiediamo che possano usufruire dei locali del Centro Meccano”. Scuola, quindi, sinonimo di “coesione sociale, tutte attività che abbiamo fatto sviluppare vanno supportate perché uniscono, si socializza e si fa attività culturale” aggiunge Dessì.
Della stessa opinione è anche Silvano Corda: “È molto importante per la comunità di Capoterra, sia dal punto di vista sociale e culturale, bisogna sostenerli e dare lo spazio che meritano perché investire su questo servizio rende onore alla nostra cittadina”. Tra i firmatari della mozione anche la consigliera Carla Melis.












