Senza mezzi termini e in modo schietto e diretto il consigliere Franco Magi, rappresentante del partito dei quattro mori, ha espresso ciò che proprio non è sceso giù in questi ultimi mesi in cui il sodalizio, che ha permesso di vincere le elezioni, ha iniziato a scricchiolare. Motivo dello scontro è stato inizialmente la richiesta di far decadere il presidente del consiglio Piano da parte del sindaco, scelta rinviata dagli esponenti del Psd’Az che ha generato l’azzeramento della giunta. Ma ciò che ha alimentato la tensione maggiore è stata l’estromissione di Frau come presidente e l’assegnazione della carica a Marras, scelta non condivisa dagli alleati sardisti. “Un’escalation incomprensibile agli occhi di chiunque, il sindaco deve essere equilibrato, può capitare che non si vada d’accordo – ha espresso Magi durante l’ultima seduta del consiglio avvenuta due giorni fa – non è un problema di poltrone ma di equilibrio, di rispetto, di riconoscenza: la politica passa ma i rapporti rimangono e dobbiamo preservare quelli”. Rottura definitiva? Assolutamente no: il consigliere lascia uno spiraglio di luce per ricucire i rapporti. “Proviamo a riflettere e vediamo se ci sono i presupposti, secondo me ci sono, c’è stato un nucleo che ha vinto le elezioni e uno che ha osteggiato e non può essere premiato chi osteggia”. Non manca l’osservazione da parte della minoranza, Silvano Corda, PSI, commenta: “Durante l’ultimo Consiglio Comunale, Franco Magi del Psd’Az ha sputato fuoco e fiamme contro il sindaco Garau, da lui era stato fortemente voluto e appoggiato.
Ad aver determinato il duro attacco da parte di Magi è stato l’accordo segreto, siglato tra il sindaco e il PD, transazione questa che ha determinato l’elezione di Gianluigi Marras a presidente del consiglio comunale. A Magi e al Psd’Az questa collaborazione non è piaciuta, Garau, secondo Magi, avrebbe tradito Capoterra e gli accordi presi in campagna elettorale. Tra gli esponenti della maggioranza si avverte il gelo, confermato dalle forti critiche di una fetta di maggioranza che pone l’accento sul solco che divide il sindaco e il Psd’Az, il sindaco ed altri consiglieri di maggioranza.
Questa maggioranza guidata da un sindaco confuso, impreparato e inaffidabile è fatta di spade e lame affilate, tradimenti e voltafaccia, inganni e slealta’. Capoterra, di certo non merita tutto questo, dopo quasi 2 anni di insediamento non può più aspettare che le trame del palazzo si sbroglino, ha bisogno di una guida salda e sicura.
Due anni fatti di soli slogan e proclami. Capoterra è male amministrata, disorganizzata, sporca e caotica. Pullulano i disservizi, i cittadini si lamentano della pessima gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani, della sporcizia nelle strade, del disastroso passaggio ad Abbanoa che interviene a spot e solo dopo continue e puntuali segnalazioni, del sudiciume del litorale di Maddalena Spiaggia dove regnano trascuratezza e lerciume. Garau e la sua band avevano promesso un canile per il benessere animale ma pare che non ci sia più traccia neanche dell’assessore. Hanno reso un mortorio il centro storico, privando i cittadini dell’estate Capoterrese, delle feste e della tradizionale “passillara” in corso Gramsci. Inoltre la commissione pari opportunità che ha dato lustro alle amministrazioni degli anni precedenti, ha perso tutto il suo valore a causa di una presidente poco attenta al dialogo e alle problematiche socio-culturali, perché ha dedicato più tempo ai litigi e ai pettegolezzi sui social piuttosto che ai veri problemi della comunità, le sue dimissioni sono frutto della sua inadeguatezza e incapacità, il sindaco dovrebbe imitarla, farebbe il bene del paese”.












