di Jacopo Norfo
Sette gatti e tre cani nella casa dell’assassino. E le telecamere di Quarto Grado a Capoterra, che su Mediaset finisce in cima alla cronaca nazionale per l’assurdo delitto di Maria Bonaria Contu. Nel racconto di Rete 4, il pappagallo diventa un merlo indiano. Ma fa poca differenza, perchè Ignazio Frailis ha ammazzato con 11 coltellate la vicina per motivi banali. Il caso diventa nazionale: lì, attorno alla casa dove viveva con lo zio Dario Serra, maestro di religione che definisce ancora l’amato nipote “un bravo ragazzo”, l’omicida ha coltivato quel rancore che lo ha portato all’agguato nel parco di Santa Lucia, ricostruito con una fiction nei minimi dettagli a Quarto Grado.
La donna aggredita, che scappa sanguinante verso il parcheggio del parco. L’assassino che sbuca dai cespugli e la ammazza, senza pietà. Accoltellata da un vicino perchè il suo merlo parlante, dice Quarto Grado, ripeteva in continuazione “Coglione, fallito”. E dietro l’omicidio secondo i giornalisti di Mediaset potrebbe esserci anche la strana morte di qualche mese fa del gatto Morfeo, al quale Ignazio Frailis era affezionato. “Ucciso a calci”, secondo il veterinario: da chi? Forse l’uomo sospettava della vicina, tanto da ammazzarla addirittura in maniera così cruenta? Lei, la vicina sgradita, spesso si lamentava dei cattivi odori e del continuo abbaiare dei cani. Quindi lui la odiava. I carabinieri erano già intervenuti un paio di volte, per via dei litigi continui. E anche il pm Paolo De Angelis non ha dubbi: “Direi che c’è una distanza cosi grossa tra la casuale, questi problemi di vicinato, e gli effetti che ne sono derivati da rimanere veramente colpiti”. Gli ospiti in studio parlano di un atto di follia. Per un omicidio che sconvolge e purtroppo fa audience in tv, per la sua triste banalità.
A questo link il video di Quarto Grado












