Capodanno 2017: classico cenone, ristorante, piazza o discoteca? I Cagliaritani sembrano non avere alcun dubbio. Il buon caro e vecchio veglione di fronte al focolare rimane il preferito da quasi tutti. Tra le decine di cittadini intervistati, l’80% di questi ha ammesso che attenderà il 2017 in compagnia di amici o parenti, ad una precisa e inamovibile condizione però: rigorosamente a casa.
Tu chiamala se vuoi “crisi”, il concetto emerso è però molto più ampio. Perché a dirla tutta, nessuno di questi ha dichiarato che punterà sul risparmio o sugli acquisti low-cost, piuttosto sulla riscoperta del senso della famiglia, dello stare insieme e dell’amicizia, il tutto tra le tavole imbandite a festa e qualche immancabile partitella a tombola. E se in pochissimi dichiarano di passare la vigilia in ristoranti e alberghi, la nuova tendenza è quella del cenone d’asporto, con tanto di menù proposto dallo chef.
Insomma: tranquillità e comodità, sono queste le parole chiave del capodanno 2017 cagliaritano, anche per i più giovani, soliti alle uscite e ai festeggiamenti in piazza. Già, perché la piazza, seppur con programmi decisamente meno pomposi rispetto ai fasti dei primi anni 2000, offre pur sempre una valida alternativa, clima permettendo. Ed è così che in diversi, opteranno per il super-combo ‘cenone-piazza ‘, un evergreen che pare soddisfare sia gli adulti che i piccini.
Non mancano di certo le opzioni più curiose che vanno dal volo dell’ultima ora verso le grandi capitali europee, a chi regalerà una romantica cena a sorpresa alla sua amata con tanto di dichiarazione di matrimonio. Che dire inoltre dei cenoni in salsa totalmente vegana e vegetariana? Le nuove tendenze culinarie, anch’esse, paiono prestarsi volentieri alla tradizione, con 3 cagliaritani su 10 che dichiarano di aver fatto una scelta alimentare diversa.
Di contro, un po’ meno flessibili appaiono i menù proposti dai ristoratori, dove abbondanti porzioni di carni, salumi e pesci, caratterizzeranno ancora una volta la proposta per la cena del 31. Che anche questo possa aver giocato un ruolo fondamentale nelle scelte dei cittadini, sempre più orientati verso una cucina salutare e filo-veg?
C’è chi infine, tra i ventenni, un po’ come un sabato qualunque, si “accontenterà” di una serata in discoteca tra amici, e chi come Giuseppe, come da dieci anni a questa parte, con il volto segnato dalla disperazione, aspetterà il nuovo anno tra le mura della mensa della Caritas.












