Ogni cagliaritano ogni giorno perde 15 minuti nel traffico. Gran parte a causa dei tanti cantieri che, a un anno dal voto, sono comparsi in città. E questo tempo perso ha un costo in termini di carburante e ore sottratte al lavoro e al tempo libero. Così in base ai parametri europei, che parlano di 20 euro di spesa per ogni ora nel traffico, è stato calcolato che i cagliaritani pagano complessivamente oltre 13 milioni di euro al mese.
“La disorganizzazione e la mancata pianificazione degli interventi e dei cantieri, aperti soprattutto al centro e in maniera simultanea, hanno creato il congestionamento e la chiusura della parte centrale di Cagliari”, sottolinea Fabrizio Marcello, capogruppo Pd in consiglio comunale, “e questo ha fatto sì che una parte della città, quella dedita al turismo e dove si concentra tantissimo personale degli uffici, collassasse”.
I parametri sono quelli sui “costi esterni a carico della collettività”. In città nell’ora di punta (3 fasce) si verificano 45 mila spostamenti in ingresso e in uscita da Cagliari, aggiungendo i 60 mila interni in totale fanno 105 mila viaggi al giorno. La perdita di tempo medio nell’ora di punta a causa del traffico è stata calcolata in 15 minuti. E così moltiplicando il tempo medio perso nel traffico per ogni viaggiatore (105 mila x 15 poi diviso per 60) è stato calcolato anche il monte complessivo delle ore perse ogni giorno dai cagliaritani nella città ingolfata: sono 26 mila 250. E tutto questo ha un costo. La spesa media per ogni ora persa nel traffico (carburante e tempo sottratto al lavoro o al tempo libero) è di 20 euro. Così i costi per il tempo perso nel traffico a Cagliari salgono così al 525 mila euro (26 mila 250 x 2) al giorno, 13 milioni e 125 mila euro al mese e 157 milioni di euro l’anno.
“La mancata programmazione dei parcheggi di prossimità”, conclude Marcello, “ha fatto sì che traffico si congestionasse ancora di più e questo, secondo i dati calcolati sui parametri europei cagliaritani e sulle informazioni raccolte dalla centrale della mobilità cittadina, ha creato danni economici importanti ai cagliaritani”.











