Calci e pugni alla madre, i vicini chiamano la polizia: arrestato 18enne cagliaritano

Gli Agenti hanno trovato la donna, che era stata appena colpita con calci e pugni dal figlio, riversa a terra e lo stesso che continuava ad inveire contro di lei, tenendo in mano un cacciavite. I poliziotti hanno immediatamente bloccato e allontanato il giovane, mettendo al sicuro la madre e rassicurandola


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Per l’ennesima volta stava subendo maltrattamenti da parte del figlio. Così i vicini di casa di una donna cagliaritana hanno chiamato il 113.  L’intervento della Squadra Volante presso l’abitazione è stato immediato. Al loro arrivo, già dal cortile condominiale, i poliziotti hanno sentito, provenire da uno degli appartamenti del palazzo, delle urla femminili di aiuto, sovrastate da urla maschili che proferivano pesanti minacce.

Subito accorsi, gli Agenti hanno trovato la donna, che era stata appena colpita con calci e pugni dal figlio, riversa a terra e lo stesso che continuava ad inveire contro di lei, tenendo in mano un cacciavite. I poliziotti hanno immediatamente bloccato e allontanato il giovane, mettendo al sicuro la madre e rassicurandola.

La situazione conflittuale tra di loro andava avanti ormai da 3 anni, da quando il figlio aveva iniziato a comportarsi in maniera sempre più violenta nei confronti della madre e del suo attuale compagno. Ingiurie e aggressioni fisiche, oggetto di diverse pregresse segnalazioni alle forze di polizia, con un precedente episodio risalente a pochi giorni fa.

“La condizione di prolungata e obbligata permanenza domiciliare durante la prima fase di questo particolare periodo di emergenza sanitaria aveva aggravato la già difficile situazione, determinando un’escalation di violenze incontrollabili”- spiegano gli agenti.

Stavolta, in occasione di un litigio scaturito per un futile motivo, che ha fatto esplodere la rabbia del ragazzo, i vicini di casa hanno chiesto aiuto alla Polizia, scongiurando ben più gravi conseguenze.

I poliziotti hanno tratto in arresto il giovane, un 18enne cagliaritano, che è stato condotto presso la Casa Circondariale di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.