Cagliari, urla e schiamazzi sino all’arrivo dei carabinieri, in via Mameli, angolo via Caprera, l’ennesima notte “in bianco” per i residenti (esasperati): “Alcuni devono ricorrere allo psicologo, altri, invece, hanno messo la casa in vendita”. La denuncia, ancora una volta, scatta da chi la mattina ha gli occhi gonfi per il sonno disturbato: sono coloro che abitano nel cuore della città e che da tempo segnalano il forte disagio causato dalla vita notturna, che si trasforma in malamovida, messa in atto da chi si intrattiene sino a notte fonda tra locali e strade del quartiere.
Niente di anomalo se non fosse per il chiasso a oltranza prodotto che, spesso, si tramuta in risse. Ieri notte urla e schiamazzi a tal punto da richiamare l’attenzione anche delle forze dell’ordine.
“Una situazione senza sosta” il Presidente del Comitato di Stampace Adolfo Costa denunzia ciò che è ormai “da troppo tempo fuori controllo. Il quartiere è in scacco ad avventori che definire “Barbari” è eufemistico. Confortati da locali che restano aperti sino alle ore più piccole della notte.
I residenti di Stampace ma anche i tanti turisti che vivono nel quartiere sono esasperati. Molti ricorrono agli psicologi, altri hanno messo in vendita le proprie case alla ricerca di “lidi “ più tranquilli.
Nel mezzo le forze dell’ordine che tentano di arginare queste furie umane mai dome, che frequentano il quartiere solo per danneggiare, distruggere la quiete di lavoratrici e lavoratori che non “chiudono più occhio”.
Per fortuna ribadiamo che la polizia municipale, i carabinieri e la polizia cercano di contrastare in tutti i modi questo fenomeno che è sfuggito di mano e che rischia di far spopolare il quartiere dai propri residenti.
La ZTL e le telecamere possono incidere e tutelare i residenti e i turisti unitamente a norme più severe sul rumore e alla chiusura di locali, per fortuna pochi che alimentano queste intollerabili situazioni”










