Ha sperato di poter assistere allo spettacolo di Fabrizio Bosso al teatro Massimo di Cagliari ma le sono bastate alcune email per capire che il sogno sarebbe rimasto tale: Angelica De Nadai, 38enne di Furtei, mamma di un quindicenne disabile e costretto sulla carrozzina, non è riuscita ad avere un posto assicurato accanto al suo bambino. Dalla biglietteria del Cedac sono stati inflessibili: “Abbiamo tutti i posti occupati in platea, mentre sono liberi i posti per le carrozzine. Da oggi è stata aperta anche la loggia ma non ci sono posti per le carrozzine. Potete dividervi su due settori? Disabile in platea e gli altri due in loggia?”. Una richiesta che ha mandato la donna su tutte le furie: “Mio figlio è un ragazzino di 15 anni, è impossibile dividerci”. Altre soluzioni? Non pervenute, purtroppo: “”E pensare che volessimo che arrivassimo sin da Furti, metterci in fila e sperare che qualcuno rinunciasse allo spettacolo”. Un escalation di suggerimenti e richieste, se non folli, quanto meno curiose.
E che arrivano da un luogo, un teatro, dove l’inclusione sociale dovrebbe essere totale: “Alla fine sono molto amareggiata, penso a tutti gli altri genitori che, come me, si ritrovano a vivere con i propri figli o figlie disabili simili situazioni”.









