I 3 milioni mancanti per il collettore C38, l’opera più importante, tra quelle progettate per mettere Pirri al sicuro dalle alluvioni, saranno recuperati. E la gara sarà bandita entro l’anno. Lo assicura il sindaco Paolo Truzzu che replica elle accuse del capogruppo Pd Fabrizio Marcello.
“Abbiamo appaltato gli altri due collettori su cui mancavano le risorse perché loro avevano applicato l’iva errata”, attacca il primo cittadino, “i soldi li abbiamo trovati noi lo scorso anno e adesso abbiamo le imprese pronte. Martedì ho dichiarato in aula che stiamo terminando il quadro economico per appaltare il C38. Devo capire se servono due o tre milioni, ma li metteremo con un avanzo di bilancio entro novembre. A quel punto potremo bandire la gara entro il 31 dicembre “.
La Municipalità di Pirri, in particolare il suo centro storico, è soggetta a continui fenomeni di allagamento anche per eventi meteorici non particolarmente intensi. I temporali che, negli ultimi anni, hanno provocato i maggiori danni sono quelli del 9 ottobre 2002, del 13 novembre 2005, del 23 e 24 settembre 2006 e in particolare quello del 22 ottobre 2008. Acquazzoni che hanno causato molteplici problematiche e allagamenti che hanno creato una situazione di pericolo per gli abitanti dell’area e ingenti danni alle abitazioni e alle attività commerciali.
Le zone maggiormente colpite dall’allagamento sono state quella di via Balilla, quella di Piazza Italia e via Ampere e l’area via Italia e il centro commerciale Auchan localizzato tra via Dolianova e via Mara. Le cause di questi allagamenti sono da cercare nella particolare conformazione del territorio che presenta un reticolo idrografico convergente verso piazza Italia, nell’antropizzazione e nella relativa urbanizzazione dell’area che, in particolar modo nella zona del centro storico e zone limitrofe, ha coperto e deviato i naturali canali di deflusso delle acque, e chiaramente nell’insufficienza dell’attuale rete di drenaggio.













