Sicurezza alla Sardegna Arena. Il tema, dopo la morte del tifoso Daniele Atzori venerdì scorso in curva Sud in occasione di Cagliari-Fiorentina, è stato portato all’attenzione del consiglio comunale da Maria Antonietta Martinez, capogruppo del Movimento 5 Stelle che, con un’interrogazione urgente presentata al sindaco Zedda e all’assessore Marcialis, ha chiesto notizie sulla valutazione da parte del Comune del piano di Safety e Security della società sportiva.
La Martinez nel documento (titolato “sicurezza di un impianto sportivo”e che verrà discusso nella prossima seduta) ha riassunto così l’accaduto: “a detta dei testimoni, i soccorritori allertati dagli steward si son recati in curva Sud e, valutata la perdita di parametri vitali, constatato che il luogo non rendeva possibile un massaggio cardiaco immediato e non avendo un defibrillatore, hanno provveduto a trasportare la vittima verso l’ambulanza, fuori dall’anello dello stadio. Solo allora sono iniziate le manovre rianimatorie e subito interrotte per la constatazione del decesso”.
La consigliera nell’interrogazione ha trattato la disciplina sulla gestione della sicurezza negli stadi, scrivendo che “in ogni impianto o centro sportivo deve essere presente un numero congruo di addetti al primo soccorso dotati di defibrillatore” e che le società “devono dotarsi di defibrillatori semiautomatici”. E infine ha chiesto se il Comune di Cagliari abbia valutato “il piano di Safety e Security redatto dalla società sportiva gestore dell’impianto e se abbia partecipato alla stesura o alle obbligatorie esercitazioni”.
Ma arrivano rassicurazioni, anche se non in via ufficiale, dalla società rossoblù: allo stadio i defibrillatori ci sono.









