I tavolini in piazza del Carmine? Sinora, gli unici posizionati sono quelli del bar gestito da Massimiliano Abis. Ma l’annuncio del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu sulle nuove zone della città dove sarà possibile espandere le concessioni, fa felici i ristoratori della piazza ex salotto buono della città. E così, c’è chi conferma la volontà di aumentare tavoli e sedie all’aria aperta e chi ci sta pensando ma approva, in nome della sicurezza, l’idea. Dopo il mercatino di Natale, complice anche l’emergenza Coronavirus, nella piazza non si sono più svolti eventi di grande calibro.
Adesso, con la fine del lockdown e l’estate dietro l’angolo, i tavolini in più possono rappresentare una parte della “soluzione” alle cattive frequentazioni. È lo stesso Abis a dirlo: “Sono pronto alla sfida, la piazza non ha una frequentazione omogenea, ci sono senza fissa dimora e sbandati. Dentro il locale ho perso dieci posti, spero di poter mettere tavolini e un ombrellone anche sui parcheggi, proprio come fino a qualche anno fa. Noi commercianti ci mettiamo l’impegno, ma non possiamo fare tutto da soli”, afferma. Sottinteso, ma non troppo, l’invito a più controlli da parte del Comune e delle autorità preposte.
Pierluigi Fais, titolare del ristorante Josto, promuove l’idea di Truzzu ma sta ancora decidendo se e come sfruttarla: “La questione dei metri di distanza non è semplice, nel ristorante ho perso la metà dei posti a sedere, devo capire quale senso economico dare all’azienda e se la piazza del Carmine può essere un’alternativa”. A prescindere dalla sua scelta, Fais osserva che “soluzioni simili sono sempre bene accette” anche in nome “della sicurezza. È sempre positivo, per la città, avere questi spazi. Con l’avvicinarsi dell’estate la gente preferisce mangiare fuori anche per il caldo”, oltre che per il timore del Coronavirus.











