“Lezioni in presenza? Game-over: in molti corsi sono rimandate”. Protestano gli studenti universitari di Unica.
“Come abbiamo anticipato ieri sera alla riunione che abbiamo tenuto con le matricole nella nostra sede, la direzione dell’Ateneo sembra quella di tenere in sospeso ancora per qualche settimana il ritorno in aula delle studentesse e degli studenti in molti corsi di laurea. Fanno eccezione solamente alcuni CdL definiti “pilota”, scelti dalle facoltà. Le motivazioni addotte per questi ritardi sono tante e variegate: da un generico timore dell’aumento dei contagi da coronavirus a delle serie difficoltà nell’organizzare le lezioni tenendo conto dei vari protocolli di sicurezza; A-posto manca ancora di alcune funzionalità essenziali, mentre diversi docenti hanno chiesto più tempo per prendere confidenza con Adobe. E non è finita qui: in alcuni corsi mutuati si stava pensando addirittura di fare entrare in aula le studentesse e gli studenti per guardare le lezioni mutuate in streaming, mentre venivano tenute in un’altra aula.
La decisione è stata presa dal Rettore in seguito ad alcune riunioni con le facoltà, e arriva come un fulmine a ciel sereno, a pochi giorni dalla chiusura dei sondaggi per scegliere di frequentare le lezioni in presenza o a distanza. Proprio stasera i coordinatori stanno inviando e-mail ai rappresentanti chiedendo di avvertire il corpo studentesco che partiremo con la teledidattica. Stiamo ricevendo decine di messaggi di sdegno, soprattutto da parte di chi è fuorisede e ha dovuto cercare un alloggio in fretta e furia. Tutto quello che possiamo dirvi è che anche noi rappresentanti abbiamo ricevuto questa comunicazione a decisione già presa, e non abbiamo avuto voce in capitolo. Nelle prossime ore capiremo anche noi a quali facoltà è limitata questa decisione.
Non possiamo che vergognarci della gestione imbarazzante della nostra università. Mentre il Rettore e il suo entourage si autocelebravano all’anniversario dei 400 anni dell’Ateneo (a cui le associazioni non sono nemmeno state invitate), tutte e tutti noi rimaniamo inermi nell’osservare come la narrazione dell’università smart e organizzata cade lentamente a pezzi. In molti CdL non è nemmeno stato pubblicato il calendario delle lezioni, a matricole e fuoricorso non è stato spiegato come accedere ai vari canali su Adobe Connect.
Chiediamo che vengano fornite risposte serie ed ufficiali sulle modalità di ritorno in aula. Chiediamo maggiore rispetto per chi è fuorisede, chiediamo di smetterla di trattare i fuoricorso come membri della comunità universitaria di serie B. Questa barzelletta non fa più ridere”.









