Non c’è pace per gli aspiranti dottori che devono fare i conti anche con il pranzo che, spesso, si trasforma in un panino o in una attesa lunga trascorsa in fila nell’unico punto aperto per tutti. Un disagio che si trasforma in disservizio e segnalato da UniCaralis in “gratta e scopri se la mensa è aperta”: “Ormai da più di un mese gli studenti di Unica ogni mattina si svegliano e sanno che non sapranno se la loro mensa di fiducia sarà aperta o meno.
Questo perché, per un motivo o per l’altro, nel giro degli ultimi 30 giorni una, due o tutte e tre le mense sono rimaste chiuse mediamente per 10 giorni, senza contare ovviamente i giorni di festività. Come se questo non bastasse, non abbiamo nessuna tempistica certa riguardante la chiusura di Via Trentino, ulteriore elemento che renderebbe il servizio mensa ancora più monco rispetto ad adesso”.
In un periodo in cui il caro prezzi rende sempre più complicato pranzare con un budget ridotto e il numero di lezioni che impedisce agli studenti di pensare ad altre ipotesi oltre al pasto in mensa, questi disservizi causano inevitabilmente disagi. Gli universitari sono infatti costretti o a riversarsi in massa sulle uniche mense aperte il giorno (andando quindi ad esacerbare le file già interminabili, altro problema non risoltosi con l’apertura di Via Premuda) oppure arrangiarsi sul momento. “Riteniamo inaccettabili questi disservizi relativi ad un servizio fondamentale e chiediamo pertanto all’Ersu di dare risposte adeguate a questi problemi. In primis, dando notizie più certe relative allo stato di Via Trentino e alla sua futura chiusura, e spiegando come penseranno di rispondere ai problemi che conseguentemente nasceranno da questa chiusura”.












