Una lunga mattinata di protesta ha animato oggi le strade di Cagliari, dove centinaia di studenti sono scesi in piazza per contestare le recenti riforme del sistema scolastico. Il corteo, organizzato dall’Unione degli Studenti (Uds), è partito da piazza Garibaldi per concludersi in piazza Matteotti, con striscioni, slogan e interventi dal megafono.
Al centro della mobilitazione, spiegano i promotori, la necessità di dare voce a una generazione che si sente esclusa dalle scelte istituzionali. “Con le nuove riforme scolastiche ora più di ogni altro momento dobbiamo far sentire la nostra voce – scrive l’Uds sui social –. Vogliamo portare avanti proposte che possano cambiare davvero il nostro sistema scolastico. Il nuovo esame di maturità è l’ennesima pagliacciata del governo: non rappresenta il percorso fatto dagli studenti e non risponde alle loro esigenze”.
Secondo il sindacato studentesco, il cambio dei commissari e la scelta delle materie decise direttamente dal ministero renderebbero l’esame “slegato” dai reali percorsi degli studenti. “Le direttive sono poco chiare – denunciano – e questa incertezza genera ansia e stress tra i maturandi”.
La protesta non riguarda però solo la maturità. L’Uds punta il dito anche contro il “pessimo stato dell’edilizia scolastica”, gli “sportelli psicologici mal funzionanti o completamente assenti”, la “mancata tutela delle carriere alias” e un sistema di trasporti “incapace di garantire un servizio adeguato”, con tratte soppresse e autobus sovraffollati.
Gli studenti annunciano che la mobilitazione non finirà qui: altre iniziative sono già in programma nelle prossime settimane, con l’obiettivo – ribadiscono – di riportare al centro il tema della scuola pubblica e dei diritti degli studenti.








