Un sit-in è previsto per mercoledì 26 febbraio, a partire dalle ore 10, davanti alla direzione generale della ASL di Cagliari, ex Ospedale Marino, sul lungomare Poetto. L’iniziativa coinvolgerà 26 operatori sociosanitari (OSS) che, nonostante il loro impegno durante la pandemia di Covid-19, non sono ancora stati stabilizzati. I professionisti, che fanno parte di una graduatoria definitiva per la stabilizzazione, sono ancora privi di un contratto a tempo indeterminato. In una comunicazione ufficiale, il sindacato USB Sanità ha sottolineato come questi lavoratori, pur avendo garantito assistenza durante l’emergenza sanitaria, siano stati esclusi dalle politiche di assunzione definitive. “Il loro sacrificio non è stato riconosciuto e, sebbene siano idonei per la stabilizzazione, non è stata ancora trovata una soluzione”, dice il segretario Gianfranco Angioni, che denuncia un fallimento gestionale da parte della direzione della ASL di Cagliari. Il sindacato ha già intrapreso diversi incontri con le autorità regionali e i rappresentanti delle commissioni competenti, ma senza ottenere risultati concreti. Per questo, gli OSS, supportati dal sindacato, hanno deciso di scendere nuovamente in piazza per chiedere risposte. La manifestazione è stata organizzata per sensibilizzare le istituzioni sul diritto al lavoro stabile e sulla necessità di riconoscere il valore del lavoro svolto durante l’emergenza.
Durante l’evento, che prevede una conferenza stampa, saranno presenti circa 30 persone. Il sindacato ha dichiarato che la mobilitazione continuerà fino a quando non saranno garantiti i diritti degli operatori e la stabilizzazione del loro impiego.











