Luce, gas e benzina alle stelle, in parallelo il nuovo taglio delle pensioni. E non solo: sforbiciata al reddito di cittadinanza, sanità e acqua privatizzate e servitù militari ed energetiche. Ecco i motivi che, anche a Cagliari, hanno portato Cobas e Usb a imbastire il “no Draghi day”. La protesta sotto i portici del Consiglio regionale si è svolta in contemporanea con altre piazze: “Denunciamo le nefandezze del Governo, in un momento nel quale la popolazione è annichilita dal Covid arrivano riforme penalizzanti per la Sardegna come Portovesme o Air Italy”, denuncia Giancarlo Della Corte dei Cobas.
“Non si tiene conto delle esigenze delle esigenze delle fasce povere della società, stanno tentando di trasformare l’Isola in un hub energetico, facendo proliferare pannelli solari e pale eoliche, devastando l’ambiente e senza nessun vantaggio economico per la nostra regione. Presto faremo un grande sciopero generale”.









