La benzina meno cara a Cagliari? Da anni si trovava solo nel distributore, a marchio Aci ma dato in gestione, di via Tuveri, davanti alla questura. Miracolo e potenza dell’assenza di marchi, i litri di carburante venivano acquistati, giorno dopo giorno, dai rifornitori più convenienti. Da un mese, però, il nastro biancorosso avvolge tutte le pompe e gli automobilisti hanno perso l’unico punto di riferimento del capoluogo sardo che potesse garantire di non andarsene via con il portafoglio vuoto. Una mazzata non da poco, con la benzina al litro che ovunque è ancora tra 1,65 e 1,75 euro. Ma cosa è successo? Semplicemente è finito il periodo di gestione di un privato, e l’Aci è tornata in pieno possesso del distributore e intende rinnovarlo. Ma ci sono due scogli da superare, come spiega il presidente cagliaritano Antonello Fiori: “Stiamo aspettando dei pezzi di ricambio, ancora fermi a Sassari. L’intento è piazzare anche colonnine di ricarica per le auto elettriche e altri servizi”. Ma, proprio dietro il gabbiotto del benzinaio, si trova la toilette. Ed è proprio sui nuovi collegamenti fognari che manca, a diverse settimane dalla chiusura dell’impianto, l’accordo.
Accordo tra Aci e Abbanoa: “Siamo in attesa che svolga tutti i lavori per realizzare gli scarichi delle acque bianche e nere, senza questa operazione non possiamo riaprire il distributore”. La voglia di ritornare operativi c’è, e già tanti cagliaritani hanno notato l’impossibilità di fare rifornimento nell’unico distributore di benzina low cost. Ma, senza l’intervento degli operai del gestore idrico sardo, i tempi rischiano di allungarsi: “Speriamo di poter riaprire con l’anno nuovo”.










