Via i semafori da tutto il Lungo Saline ed ecco le rotatorie. E una nuova strada che dal polo ospedaliero di via Jenner arriverà fino al Policlinico, scavalcando la 554. In corso al Comune di Cagliari l’esame del Puc (piano urbanistico comunale), sotto gli occhi dei consiglieri la parte che riguarda la mobilità.
L’obiettivo è quello di risolvere i problemi del traffico, della difficoltà di parcheggio, i tempi lunghi per il tragitto casa – studio o casa – lavoro l’inquinamento da Co2 e da polveri sottili. Attualmente Cagliari ha un piano urbanistico di 20 anni fa (2003) ma risalente, nella sua “filosofia”, a concezioni di fine anni “90, ormai inadeguate a sostenere le sfide dei tempi attuali.
Il consiglio comunale si appresta quindi ad adottare il nuovo puc, quello che sarà il principale strumento di pianificazione dello sviluppo della città, probabilmente per i prossimi vent’anni. La commissione Urbanistica ha già dedicato numerosi incontri all’esame della bozza di Piano (uno anche in seduta congiunta con la commissione Mobilità e Trasporti) e dedicherà a questo compito i prossimi mesi. Il primo tema affrontato è quello della mobilità e dei trasporti.
“In passato la mentalità dominante era considerare l’automobile al centro del sistema”, sottolinea Andrea Scano, Avs, presidente della commissione Urbanistica, “ci si immaginava le strade come tubi entro i quali le auto (molto numerose) dovevano fluire il più velocemente possibile. Mentre oggi abbiamo la necessità impellente di decongestionare questi assi viari che spesso costituiscono delle cesure che separano parti della città invece che metterle in relazione”.
Il piano prevede il potenziamento della mobilità intermodale e il ricorso agli spostamenti in bici, a piedi, in bus, in metro, in monopattino “tutte queste opzioni devono essere rese sicure, comode e fattibili”. Previsto il decongestionamento della 554 “rendendo appetibile lo spostamento con mezzi pubblici da Quartu a Cagliari centro e viceversa.
Il problema dei parcheggi verrà risolto diminuendo il traffico quotidiano in entrata dall’hinterland attraverso la realizzazione di parcheggi in aree di cintura della città (piazza Matteotti – Ferrovie, Sant’ Elia zona stadio, zona parco urbano San Paolo, zona città mercato Pirri, zona ospedali e altri) si favorirebbe così la percorrenza quotidiana di chi lavora o studia in città ma risiede nell’hinterland. Infine verranno migliorati i trasporti pubblici e attraverso la prosecuzione dell’ampliamento della rete della metro.
Sì anche alla riduzione del numero dei semafori con aumento delle rotatorie (previste soprattutto nel Lungo Saline al Poetto) e alla realizzazione di alcune nuove strade, come quella prevista per il collegamento del polo ospedaliero di via Jenner col Policlinico di Monserrato che, anche sfruttando alcuni tronconi stradali attualmente esistenti, penetrerà le zone di Barracca Manna e Is Campus e scavalcherà la 554.
Infine c’è l’asse mediano, considerato un punto critico: non “dialoga” abbastanza con i quartieri e vanno rivisti alcuni aspetti. Possibile la realizzazione di nuovi svincoli. “Ma soprattutto i problemi di Cagliari si risolvono davvero solo se si guarda oltre Cagliari” prosegue Scano. “Questi sono solo alcuni degli aspetti legati a una concezione moderna della mobilità. E la mobilità è solo un capitolo del complesso libro intitolato “PUC” al quale lavoreremo i prossimi mesi con la Commissione Urbanistica, che voglio ringraziare nella sua totalità per l’attenzione che sta dedicando a questo delicato tema” conclude.










