Riscoppia il caos per il servizio rimozione delle auto a Cagliari. I lavoratori che guidano i carroattrezzi sono pronti a scioperare e protestare: “La goccia che ha fatto traboccare il vaso è l’ultima disposizione di lavoro che obbliga i lavoratori, fuori dall’orario di servizio, alla restituzione notturna dei mezzi.
La società andrebbe a guadagnare 100 euro a macchina, e i lavoratori? Adesso la pazienza, è terminata, martedì 6 ci sarà l’assemblea dove si deciderà il da farsi”, annuncia Luca Locci dell’Sgb. Ma cosa è successo? Semplice: tanti cagliaritani hanno protestato perché hanno trovato i cancelli di viale Monastir sbarrati dopo le venti, l’azienda ha allora obbligato i dipendenti a garantire la restituzione dei veicoli anche la notte, ma loro non ci stanno.
C’è anche un “clima lavorativo pesante. Un appalto partito non proprio lineare, infatti dopo l’aggiudicazione dell’appalto c’è stata un attesa lunga 9 mesi per iniziare il servizio, una lunga protesta dei lavoratori per garantirsi il posto di lavoro con l’occupazione dei locali, ma si possono raccontare su questa vicenda, su questo appalto, diverse cose. Onestamente si preferisce che sia la magistratura ordinaria e contabile a fare tutte le verifiche del caso.
Un clima aziendale avvelenato dalla pessima gestione del personale e dai carichi di lavoro. Questa è un’azienda che più si lavora e meno si guadagna, più i lavoratori si rendono disponibili peggio vengono trattati”.











