Marchi prestigiosi e storici, ma anche realtà che da pochi anni hanno deciso di puntare sui dolci natalizi: nei market di Cagliari anche i pandori e panettoni non fanno eccezione e costano più dell’anno scorso. Da quelli standard, difficilmente sotto i 5-6 euro, sino a quelli con glassature e aggiunte varie, che arrivano a toccare anche quota dieci euro. Spese per le tavole di Natale alle quali vanno aggiunte quelle per tutto il resto del cibo, dalla verdura alla carne, dal formaggio al sempre più costoso pesce. Il 2023 finisce come era iniziato, cioè con salassi ovunque, tra le corsie dei supermercati. E in pochi, però, sembrano volere rinunciare a qualche sfizio in più sotto l’albero, non solo per quanto riguarda il cibo.
Arriva da Adiconsum Cagliari un piccolo ma chiaro vademecum per risparmiare una cifra che, per molte famiglie, può fare la differenza: “Durante il Natale si sa, qualche spesa extra è sempre dietro l’angolo, addobbi, regali ecc. Tutti esborsi che, se consapevoli e in linea con a propria disponibilità vengono fatte volentieri. Lo stesso discorso però non si può applicare al cibo che, secondo i calcoli più ottimistici, viene sprecato nella misura minima del 5%. A guidare la classifica degli sprechi è la verdura. Frutta e pane completano il podio ma a lasciare il conto sono anche carne, pesce e latticini”, spiegano dall’associazione dei consumatori. Ecco i consigli: “Pianificate il menù: sia nelle quantità che nella qualità. Si possono ottenere risparmi significativi e pasti più graditi con un po’ di attenzione. Comprate il necessario: abbondante non è sinonimo di superfluo Attenzione alle offerte: grossa parte degli sprechi arrivano da acquisti di prodotti scontati (inutili o in quantità eccessiva). Riutilizzate o surgelate gli avanzi: spesso il cibo avanzato passa qualche giorno in frigo prima di arrivare alla pattumiera. Surgelare per tempo o consumare (anche trasformandolo) il cibo eviterà questa fine. Et voilà, 80 euro in più con una fatica davvero minima”.











