Stava effettuando una consegna, una delle tante che era riuscito a inanellare anche in una domenica di quasi metà ottobre senza chissà quali grossi sussulti, Vincenzo Auriemma, 45 anni, quando nel giro di pochi minuti è passato dall’asfalto di via Bacaredda a Cagliari alla barella di un’ambulanza del 118. L’uomo, mentre si trovava fermo prima delle strisce pedonali, è stato tamponano dalla Fiat guidata da una donna di trentasette anni, poi risultata positiva all’alcoltest. A confermare tutti i rilievi svolti è la polizia Locale, intervenuta con una pattuglia. Auriemma è finito al Brotzu, prognosi di sette giorni: “Ho dolori alla schiena e varie escoriazioni, purtroppo per sette giorni non potrò lavorare”. La donna è risultata, seppur di poco, positiva all’alcoltest: per lei è scattata una multa di 1448 euro più sequestro di patente e automobile, proprio come prevede il Codice della strada per chi viene trovato alla guida di un mezzo in stato di ebbrezza. “Purtroppo non è il primo incidente che mi capita. Un anno fa, in via San Rocco, sono stato colpito da un’altra automobilista che stava uscendo da un parcheggio, in quell’occasione per fortuna non ero caduto”. Stavolta, invece, anche la sua Honda ha subìto gravi danni: “Dovrò ovviamente mettere tutto nelle mani dell’assicuratore”.
“Ogni giorno corriamo il rischio di incidenti”, spiega Auriemma, che difende la sua categoria, spesso bollata di spregiudicatezza e troppa velocità alla guida pur di fare il maggior numero di consegne possibile: “Io faccio quello che riesco a fare, rispetto tutte le regole della strada. Dallo stipendio, ogni mese, devo togliere le spese per la benzina, eventuali interventi sulla moto o altro. Dover stare fermo una settimana, nel momento in cui quello del rider è l’unico mestiere che sto svolgendo, comporterà una serie di danni anche sotto l’aspetto economico”.










