Cagliari, polemica sullo stop alle operazioni chirurgiche al Brotzu: “Blocco operatorio dedicato al Covid, e le altre emergenze?”. Una circolare della direttrice sanitaria del Brotzu Marinella Spissu annuncia: stop al Brotzu a tutti gli interventi chirurgici non urgenti. Esplode la rabbia dei sindacati: “Quanto portato all’attenzione della scrivente Organizzazione Sindacale in riferimento alla nota trasmessa il 31 Ottobre dal Direttore del Presidio Ospedaliero S.Michele dell’ Azienda Ospedaliera Brotzu, oramai non lascia piu’ dubbi- tuona Gianfranco Angioni, responsabile della Usb Sanità- purtroppo quello che avevamo preannunciato da diverso tempo adesso è accaduto, ora si cerca di correre ai ripari convertendo un intero Blocco Operatorio in posti letto di Terapia Intensiva e Semintensiva per pazienti Positivi al COVID 19, limitando alle sole emergenze gli interventi chirurgici che dovranno peraltro essere eseguiti in condivisione con altre sale operatorie date in utilizzo a diverse specialistiche. Sono immaginabili i reali pericoli e le conseguenze nefaste che potrebbero verificarsi qualora ci fossero in contemporanea diverse emergenze”.
Sa qui la lettera urgentissima inviata dalla Usb anche al Prefetto: “L’USB ritenendo inaccettabile il fatto che siano sconosciuti i criteri sia sull’ambito organizzativo che economico per l’individuazione del personale che verrà preposto a qualsiasi livello di responsabilità a questa nuova incombenza, valuterà nell’immediato l’opportunità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica al fine di poter verificare se quanto predisposto dalla Direzione Medica del Presidio Ospedaliero sia in aderenza con tutte le normative sugli accreditamenti, in virtu’ delle diverse figure professionali che devono essere impiegate; Medici rianimatori, Infermieri, Oss e tutte le altre figure indispensabili a poter garantire cure e assistenza ottimali. Si chiederà inoltre, di verificare se siano state adottate tutte le misure di sicurezza per gli ambiti logistici e la contestuale formazione specifica per TUTTI gli operatori che dovranno garantire assistenza ai pazienti positivi al COVID 19. Non permetteremo che scelte adottate in maniera repentina, condivise non si sa con chi, possano creare nocumento o pericolo a danno degli operatori ancor piu’ dei pazienti”, conclude Gianfranco Angioni, responsabile dell’Us










