Roberto Boi aveva due passioni, che ha coltivato per decenni: i gioielli e il kite surf. Un grande e stimato lavoratore, quando non era nel suo laboratorio di via San Rocco a Cagliari, spesso, “fuggiva” verso il mare insieme ai suoi amici per divertirsi tra le onde. Ieri la tragedia, l’improvviso malore dopo aver fatto un po’ di windsurf nello specchio d’acqua quartese di Sant’Andrea. Un infarto non gli ha lasciato scampo, gettando nella disperazione i suoi “colleghi” sportivi e tantissimi cagliaritani. Sì, perchè Roberto Boi, in città, era molto conosciuto. In via San Rocco, nel rione di Villanova, ha aperto negli anni Ottanta quel laboratorio orafo diventato, per molti, un punto di riferimento. Sempre gentile con tutti, sempre pronto a dare una mano d’aiuto a partire dai commercianti della zona. “Roberto era una persona squisita e disponibile, per me era come un fratello”, afferma, con la voce rotta dalla commozione, Andrea Carta, 54enne titolare di un negozio di stampe e grafica nella stessa strada dell’oreficeria: “Quando ero fuori sede e arrivava un pacco per me, lui lo custodiva sino al mio ritorno. Mi ha sempre dato ottimi consigli sui gioielli da regalare a mia moglie. Sono sconvolto”. Il negozio di Boi è chiuso, e i parenti hanno piazzato il “classico” cartello “chiuso per lutto”.
Il fratello Walter, contattato da Casteddu Online, traccia un ricordo ben chiaro del cinquantanovenne: “Era molto buono, bravissimo e competente nel suo lavoro. Fare l’orafo è sempre stata la sua passione ed è riuscito a trasformarla in un lavoro: mancherà davvero a tutti”. I funerali di Roberto Boi avranno luogo domani, nella chiesa del Santissimo Crocifisso a Genneruxi, rione nel quale l’orafo risiedeva da tantissimi anni.











