Protestano da mesi per le condizioni nelle quali si trovano a dover vivere nella casa dello studente di via Biasi, gli universitari. Acqua color marrone che sgorga dai rubinetti, internet ko e varie piastre per cucinare non funzionanti, questi alcuni dei propormi sottolineati anche negli ultimi giorni. E, ora, anche i crolli di pezzi di balcone. Sono gli stessi studenti e studentesse a documentarlo, con tanto di foto, inviate alla nostra redazione: “Stanotte nella casa dello studente di via Biasi alle ore 00:30 circa abbiamo sentito un boato provenire dal terzo piano: di fronte la porta finestra della camera 50 è crollato un pezzo di balcone. Il marmo sotto la porta finestra si è spaccato con l’urto”.
“Dopo mesi di proteste e incontri dove segnaliamo l’inagibilità dei balconi di casa nostra, siamo arrivati al 9 gennaio 2021 con i balconi che davvero iniziano a caderci in testa”, dicono gli studenti. Il mese scorso abbiamo gettato le reti rosse che servono a segnalare il pericolo per chiedere un’ultima volta degli interventi seri, finalizzati alla messa in sicurezza della struttura e non alla mera segnalazione della possibilità del crollo. Ricordiamo inoltre che l’accesso a questi balconi inagibili è per noi studenti obbligatorio al fine di fare la raccolta differenziata, secondo ragioni di antincendio. Pertanto, continuiamo la nostra protesta fino a che non otterremo la risoluzione dei problemi che minano il nostro diritto a vivere in una casa sicura e che si possa definire tale”.









