Si è sentito male, è stato accompagnato in ambulanza al Pronto soccorso del Santissima Trinità e, poi, ricoverato nel reparto di Psichiatria 2. Lì, mentre i medici lo stavano visitando, dalle tasche di un 43enne è saltato fuori un coltello con una lama lunga venti centimetri. A denunciare il fatto, con tanto di relazione scritta già inviata ai piani alti dell’ospedale, è la Fials. Il fatto è avvenuto ieri – martedì 16 aprile – e, stando a quanto scritto dal sindacato, “il paziente è stato inviato in stato soporoso, quindi non in grado di effettuare alcun colloquio, e nel caso di un possibile brusco risveglio, essendo in possesso di un’arma” chissà “cosa sarebbe potuto succedere”. In altre parole,gli infermieri e i medici hanno scoperto il coltellaccio per caso, visitando l’uomo mentre era addormentato perché era stato sedato. Non è la prima volta che qualcuno finisce nell’ospedale di Is Mirrionis armato.
“I controlli continuano ad essere inesistenti, sin dal Pronto soccorso e dalla zona dell’Obi”, attacca il segretario provinciale della Fials Paolo Cugliara, “è inquietante che un paziente che finisce in psichiatria non subisca nessun tipo di controllo. Avrebbe potuto arrecare seri danni a sé stesso e agli altri ricoverati. Il coltello si trova attualmente conservato nella cassaforte del reparto”.











