Questa mattina, presso la Sala del Consiglio del Palazzo del Governo in Cagliari si è tenuta la prima cerimonia commemorativa della “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”, istituita dalla legge n. 6 del 13 gennaio 2025 per conservare la memoria dei cittadini italiani, militari e civili, internati nei campi di concentramento, ove subirono violenze fisiche e morali e furono destinati al lavoro coatto, a causa del loro rifiuto di collaborare con lo Stato nazionalsocialista e con la Repubblica sociale italiana dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.
La Giornata ha anche lo scopo di onorare la memoria di tutti i cittadini italiani, militari e civili che, dopo l’armistizio, furono uccisi a causa del rifiuto di collaborare con lo Stato nazionalsocialista e con la Repubblica sociale italiana.
La cerimonia, cui hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni militari, civili e religiose del territorio, ha avuto inizio con l’intervento del Prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, che ha sottolineato l’importanza dell’istituzione di questo evento commemorativo nella ricorrenza del 20 settembre 1943, quando il regime nazista modificò lo status dei prigionieri di guerra italiani catturati dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 in quello di “internati militari”, privandoli della protezione della Convenzione di Ginevra e costringendoli al lavoro coatto nell’economia bellica tedesca.
Il Prefetto, nel sottolineare che questa commemorazione rende pienamente onore a quanti ebbero il coraggio di pronunciare il loro NO al nazifascismo, pagando un prezzo personale altissimo, ha posto l’attenzione sul dovere che le Istituzioni hanno nell’offrire spunti di riflessione che consentano di trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, la memoria di un periodo così drammatico per l’umanità, nonché nel sensibilizzare e stimolare l’attenzione di tutti verso il rifiuto nei confronti di ogni forma di violenza, passata e presente.
Al termine della cerimonia, il Prefetto ha consegnato sette Medaglie d’Onore concesse, alla memoria, dal Presidente della Repubblica ai familiari di cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti, residenti in questa provincia:
- Cani Antioco, deportato dal 9 settembre 1943 al 26 agosto 1945 e internato nello Stalag X C;
- Deiana Salvatore, deportato dal 9 settembre 1943 al 1° maggio 1945 e internato nello Bezeichnung Stammlager IX C;
- Maffezzoni Giovanni, deportato dal 9 settembre 1943 al 31 agosto 1945 e internato in Germania;
- Piga Gavino, deportato dal 9 settembre 1943 al 18 aprile 1945 e internato in Germania;
- Ricci Attilio, deportato dal 9 settembre 1943 al 2 settembre 1945 e internato nello Stalag III D;
- Sulcis Giovanni, deportato dal 12 settembre 1943 al 19 maggio 1945 e internato nello Stalag V B – Villingen, Area Militare V – Impiego Arb. Kdo. 82007;
- Zuddas Gigino, deportato dal 16 settembre 1943 al 20 luglio 1944 e internato nello Stalag V B.










