Si dà fiato alle trombe per la realizzazione di opere i cui progetti appartengono alle Giunte precedenti e nel frattempo si lasciano degradare le altre. Un opera si inaugura un’altra si lascia morire. Sembra quasi che la Giunta Zedda realizzi le opere per far sì che i vandali possano distruggerle a piacimento. Un inaugurazione diventa cosi sempre una occasione doppia: quella di fare campagna elettorale e quella offerta ai delinquenti per iniziare a sbizzarrirsi.
Ieri mattina a Sant’Elia l’Assessore ha colto l’occasione per ringraziare, ovviamente, il Sindaco e tutti i colleghi di Giunta e di Partito, ma, preso dalla foga da campagna elettorale, se non fosse che qualcuno alla fine glielo ha ricordato, quasi si dimenticava di ringraziare l’impresa e tutti coloro che al progetto del Parco degli Anelli hanno lavorato e faticato per lungo tempo. L’autocompiacimento è parso ancora più stonato tenuto conto che a pochi metri dal punto in cui si teneva l’inaugurazione domina il degrado. A parte l’immondezza che ultimamente infesta Sant’Elia, l’abbandono del tanto celebrato spazio “Grande Arena Eventi” e quell’inspiegabile ristorante che deturpa il Lazzaretto, nella passeggiata lungo mare il Comune non ha ancora riparato i bagni, distrutti nell’anno in cui sono stati edificati e tutt’ ora inagibili, così come non ha ripulito i muri delle costruzioni adiacenti, secondo il solito modo di fare, del quale il centro cittadino è l’esempio più eclatante, che è poi un invito per gli imbrattatori a proseguire impuniti. Alla Giunta la cura, la tutela, la manutenzione non interessano, forse non portano abbastanza voti. L’importante è inaugurare e” strombazzare”. Stride poi fastidiosamente sentir parlare di telecamere: dopo anni di inspiegabile rifiuto dei nostri amministratori all’uso delle stesse da poco c’è stata una improvvisa e saggia “conversione”: anche per il nuovo Parco, infatti, si è detto: sarà videosorvegliato, tuttavia non si spiega quando, e soprattutto perché le telecamere non siano state ancora messe nei punti della città più vulnerabili e fra questi uno è proprio Sant’ Elia. Sorprende infine anche l’annuncio di una futura zona balneare proprio lì dove sorgerà il parco perché si nasconde che i lavori per il nuovo porticciolo paradossalmente spazzeranno via la graziosa spiaggetta che si è formata lì a fianco.
Enrica Anedda Endrich












