In via Dettori, nel cuore della Marina, la cosiddetta zona rossa istituita dai Vigili del fuoco si allarga. Sono quattro gli edifici off limits, con decine di residenti che o sono stati ospitati in un albergo a spese del Comune o hanno preferito andare da parenti e amici. Più transenne e verifiche serrate anche da parte della Protezione Civile e di Abbanoa: la società idrica ha effettuato delle verifiche, legate ad alcune perdite. Ma è emerso che le tubature danneggiate siano state la conseguenza dei danni agli stabili. I titolari dei locali food sbarrati hanno fatto avanti e indietro con i carrellini per recuperare cibo e bottiglie di vino e spumante, il titolare di una scuola di recupero di anni scolastici ha ottenuto il suo computer grazie a un intervento, rapido, dei pompieri. Intanto, è ancora mistero sulle cause delle lesioni. Non si sa tra quanto le palazzine potranno essere riaperte, e appare chiaro che prima saranno necessari tutti gli interventi di messa in sicurezza.
E i residenti raccontano di essere letteralmente caduti dalle nuvole: “Le crepe sono comparse in pochissime ore, nel giro di una notte”, afferma Paolo Bullitta, residente al terzo piano di una delle palazzine lesionate, proprio sopra una gelateria. Non è stata ancora fornita nessuna indicazione da parte degli uomini della ProCiv, dei pompieri o degli agenti della polizia Locale: i tempi, però, si prospettano lunghi. Tutti i residenti a rischio sono stati evacuati, inclusi un disabile, allettato, portato al sicuro ieri notte.










