Un discount che apre, sulle ceneri di un mobilificio, e accanto un ex gigante del commercio che continua a barcollare nell’incertezza. Nella partita dei centri commerciali di Pirri oggi il taglio del nastro di Lidl, a un muro di distanza c’è la Città Mercato di via Dolianova deserta e nella quale, solo negli ultimi giorni, si è intravisto qualche operaio. Negozi tutti chiusi, regge solo il tabaccaio Carlo Nonnis, forte di un contratto di affitto che scadrà nel 2025: “Ho avuto un crollo degli affari del novanta per cento”, spiega, “ma resisto”. Lo zoccolo durissimo dei suoi clienti non l’ha abbandonato, tutti quelli di passaggio invece sì. Anche perchè, nel centro commerciale, non c’è nulla da comprare, solo serrande abbassate e nastri da osservare. Supermercato Conad incluso. Qualche giorno fa il direttore Michele Orlandi ha spiegato che “non ci sono novità, l’ipotesi di aprire a dicembre è ancora tale”. Nulla di certo, insomma, all’orizzonte. Con i lavori milionari che, a distanza di tanti mesi dall’annuncio, non sono ancora partiti totalmente. Gli operai, infatti, stanno eseguendo da qualche settimana dei lavori solo nell’area del supermercato.
A squarciare un velo su possibili novità è Nella Milazzo, sindacalista della Filcams Cgil. “Lunedì, insieme ai miei colleghi di Cisl e Uil, parteciperemo ad un incontro in videoconferenza con i vertici di Conad. Siamo stati convocati prima di tutto per il rinnovo della cassa integrazione dei centosessanta lavoratori, tutti in ansia per il loro futuro, per un altro anno. Qualche giorno fa, addirittura, le prime piogge hanno creato degli allagamenti proprio dentro il Conad, creando ulteriori difficoltà. La settimana prossima sapremo se, a dicembre, apriranno oppure no. La situazione è in continua evoluzione, la nostra preoccupazione unica è il destino di tutti i dipendenti e il futuro di tutta la Città Mercato”.









