La Cgil sposa il progetto #WelcomingEurope e, attraverso il suo responsabile del settore Immigrazione di Cagliari e Sardegna, Nicola Cabras, si schiera contro “la chiusura delle frontiere ai migranti” e per “favorire con percorsi sicuri il loro ingresso, combattendo le situazioni di sfruttamento. Non si possono utilizzare esseri umani come armi di ricatto politico verso l’Europa. Bisogna essere maturi per lottare contro l’Europa e cambiare le regole, per fare leggi che accolgano e che integrino”. Dopo i due progetti sul tema già portati avanti dalla Cgil, arriva la “benedizione” per la maxi raccolta firme promossa da Radicali e varie associazioni. Per Cabras “la crisi in Italia è dovuta a delle scelte, alla povertà e al debito pubblico, questi problemi c’erano anche prima che arrivassero gli stranieri. Additarli come responsabili è una posizione abbastanza debole” . E, per il sindacalista, “Cagliari non è mai stata una città razzista, ammetto che ultimamente, anche sulle prese di posizione che ci sono state sull’accoglienza dei profughi qualcosa sta cambiando, questa è l’occasione per tracciare una riga, sono sicuro che anche a Cagliari ci sono molte persone che stanno in silenzio pur non condividendo questa aggressività e questi toni verso i migranti”.










