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Oggi nella basilica di San Pietro Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato per gli Affari generali e sardo di Pattada, nell’ambito del Concistoro ordinario pubblico, è stato creato cardinale da papa Francesco.
E la Sardegna festeggia così il settimo cardinale della sua storia. Prima di Lui Benedetto Cao (Xi secolo), caralitanus nominato da papa Gregorio VII, poi Agostino Pipia di Seneghe nel XVIII secolo. Il terzo fu Diego Gregorio Cadello, cagliaritano, nominato da papa Pio VII nel 1803, seguito da Luigi Amat di Sanfilippo, nato a Sinnai e creato cardinale nel 1837 per venire ai recentissimi Mario Francesco Pompedda (di Ozieri nominato 2001) e Luigi De Magistris, cagliaritano, nominato nel 2015.
“Cari fratelli Cardinali e neo-Cardinali”, ha dichiarato Papa Francesco nel corso dell’omelia, “mentre siamo sulla strada verso Gerusalemme, il Signore cammina davanti a noi per ricordarci ancora una volta che l’unica autorità credibile è quella che nasce dal mettersi ai piedi degli altri per servire Cristo. E’ quella che viene dal non dimenticare che Gesù, prima di chinare il capo sulla croce, non ha avuto paura di chinarsi davanti ai discepoli e lavare loro i piedi. Questa è la più alta onorificenza che possiamo ottenere, la maggiore promozione che ci possa essere conferita: servire Cristo nel popolo fedele di Dio, nell’affamato, nel dimenticato, nel carcerato, nel malato, nel tossicodipendente, nell’abbandonato, in persone concrete con le loro storie e speranze, con le loro attese e delusioni, con le loro sofferenze e ferite. Solo così l’autorità del pastore avrà il sapore del Vangelo e non sarà «come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita». Nessuno di noi deve sentirsi “superiore” ad alcuno. Nessuno di noi deve guardare gli altri dall’alto in basso. Possiamo guardare così una persona solo quando la aiutiamo ad alzarsi”.