Quei soldi, 3500 euro, sequestrati dai poliziotti nella sua pescheria di piazza Michelangelo a Cagliari e nella sua abitazione, non erano stati guadagnati spacciando droga. Cade una delle accuse mosse a Nicolas Trudu, il 41enne arrestato il ventotto aprile scorso dalla polizia mentre, nella sua pescheria di piazza Michelangelo a Cagliari, stava cedendo delle dosi di hascisc a un cliente. A deciderlo è stato il tribunale del riesame. La seconda sezione penale di Cagliari, presieduta dal magistrato Simone Nespoli, ha annullato il sequestro del denaro e ha ordinato la restituzione al quarantunenne. Un accoglimento parziale delle richieste presentate dall’avvocato difensore di Trudu, Pierandrea Setzu. La questione della droga, ovviamente, rimane ancora in piedi.
Nicolas Trudu dovrà comunque difendersi davanti al giudice: “Il processo andrà avanti”, spiega l’avvocato Setzu, “ma non si potrà ritenere che il mio assistito fosse uno spacciatore. Si parlerà di una cessione”.









