No alla Caritas nell’ex mercato di Sant’Elia: circa mille firme raccolte per chiedere un progetto che punti alla riqualificazione del quartiere. Un no deciso, insomma, contro l’attività assistenzialistica “che, pur nobile nelle intenzioni, non genera lavoro né sviluppo economico. Sant’Elia e San Bartolomeo hanno bisogno di opportunità concrete, non di ulteriori elementi di marginalizzazione”.
Un migliaio di firme per la rigenerazione urbanistica del Mercato di Sant’Elia sono quelle
raccolte in solo un mese da parte dei residenti di Sant’Elia e San Bartolomeo per chiedere al Comune di Cagliari una vera rigenerazione urbanistica del Mercato Coperto di Sant’Elia.
“La partecipazione dei cittadini è stata spontanea e massiccia, segno della forte volontà di vedere il quartiere rilanciato attraverso un progetto di sviluppo e non lasciato al degrado. Solo attraverso la stampa, i residenti hanno appreso che l’Amministrazione intende destinare l’ex mercato a “Emporio solidale”, cioè a un centro Caritas, senza alcuna attività di partecipazione condivisa” spiegano i residenti. “Una scelta di metodo che contrasta profondamente con i principi stessi della rigenerazione urbanistica, che deve nascere dal confronto con la comunità e dal coinvolgimento attivo dei soggetti interessati”.
Le richieste: ciò che i cittadini propongono è un progetto di rigenerazione per il mercato coperto, oggi inutilizzato, che possiede grandi potenzialità. “Un tempo ospitava fino a 33 boxisti e dispone di una terrazza mai utilizzata, che potrebbe diventare parte integrante di un progetto di rilancio.
Chiediamo al Comune di affidare ai propri urbanisti e uffici tecnici la stesura di un piano serio e partecipato per trasformare la struttura in un polo enogastronomico multifunzionale, con vendita e consumo di prodotti locali, spazi per eventi, percorsi enogastronomici attrattivi per residenti e turisti, e iniziative culturali che rafforzino l’identità del quartiere.
Un modello già sperimentato in molte città italiane, dove mercati storici abbandonati sono stati trasformati in spazi vivi, sostenibili e inclusivi, capaci di coniugare tradizione, innovazione ed economia locale”.
Un’occasione per tutta la città, quindi, poiché la rigenerazione del Mercato di Sant’Elia non riguarda solo i residenti del quartiere, “ma l’intera città di Cagliari. Un vero progetto urbanistico può infatti aprire Sant’Elia alla città, creare nuove occasioni di lavoro e sviluppo, e valorizzare l’identità gastronomica e culturale del territorio.
Non un contenitore del disagio, ma un luogo attrattivo, produttivo e dignitoso”.












