di Alessandro Mascia
Il mercatino di Viale Trento ha il cuore che batte in Piazza Sorcinelli, il resto delle viscere sono appiattite nei pressi. La Piazza: dentro la settimana è un parcheggio grigio, alle prime ombre iniziano i pattugliamenti dei cercasi-sesso-a-buon-mercato. Però ogni domenica torna il calore popolare quando mercanti e cacciatori d’affari si radunano. Le prime linee – già dette “viscere” – soddisfano l’idea di mercatino di seconda, terza, quarta mano. Domenica scorsa una maglietta Gucci svolazzava aggrappata alla ringhiera del palazzo della Regione, una donna le si è accostata a un palmo per valutare se piccole crosticine erano risolvibili col normale sapone. Come no?! Per la venditrice sarebbe bastato un giro di normale lavatrice (allora perché non l’ha fatto lei prima di esporla al pubblico incanto?). Lungo il marciapiede, addossate alle mura di cinta degli edifici, cellule commerciali più curiose di un magazzino cinese. L’offerta balza sprezzante da un set di cucchiaini in silver plated a una calzatura sformata da un accenno di alluce valgo. Ci sono libri da buttare. Libri a metro cubo per costruire cultura. Bancali di libri vecchi, ma ancora da leggere. Chi ha coraggio legga!
Messa così sembra solo una storia di degrado. Ma non ha un fascino anche il degrado? Osservarlo da vicino per misurare quanto è a debita distanza da noi. Che la fortuna non molli mai la presa! Siamo consci della fragilità dell’esistenza, dell’instabilità economica: basta un capovolgimento della sorte, un soffio inatteso per precipitare laggiù – ai margini della piazza Sorcinelli – a campare di stenti tra le viscere di un mercato improvvisato… Esorcizzare, ecco la parola giusta. Si frequenta il degrado per esorcizzarlo
Cagliari si illumina per il Natale. Sotto l’albero cittadino i mercatini fioriscono. Maschere artigianali guardano al banco delle salsicce ritorte. Volontari infiocchettano pacchi. Il gusto è natalizio, il retrogusto non c’è. Manca l’amarognolo del mercatino di Viale Trento che si propone tutto l’anno ricordando ai visitatori che la vita non è sempre felice compravendita. Buon Natale!













