La buona notizia è che gli incidente stradali sono in calo, rispetto all’anno scorso e anche facendo un paragone con dieci anni fa, a Cagliari. La brutta notizia è che ai primi posti delle strade-trappola restano l’Asse Mediano che vince con un buon distacco la poco felice sfida degli schianti sul viale Marconi. I numeri sono stati snocciolati dalla polizia Locale durante l’incontro-summit, in tribunale, nella giornata delle vittime della strada. Sull’Asse Mediano si sono contati ben 729 incidenti negli ultimi dieci anni, in seconda posizione viale Marconi con 562. Poi bisogna fare un grosso salto prima di arrivare in terza posizione, dove si trova viale Monastir, 334 schianti, tallonata a quota 311 da via Is Mirrionis. Via Roma è quinta con 253 incidenti, uno in più del viale Diaz, poi via Cadello con 215, il Lungosaline con 212, viale Poetto con 202 e, con duecento a testa, via Dante e via Santa Maria Chiara. Chiudono l’elenco viale Trieste con 184 incidenti, la Ss 195 con 182, al pari di via della Pineta. Ultima in classifica via Bacaredda con 181. Le cause principali? I tamponamenti, ben 1938 casi, poi gli urti laterali a quota 1385, la precedenza 1287, i pedoni investiti sono invece stati in dieci anni 1248 e le auto finite fuori strada dopo aver sbandato 1084. Il cambio di corsia è costato un incidente, invece, in 549 casi. Le auto sono regine incontrastate degli schianti; 20487, le moto si fermano a quota 2374, poi gli autocarri a 1093, i bus a 385, le bici a 174 e, solo dal 2020, sono stati registrati 68 incidenti in città causati da monopattini.
“Ogni giorno in città arrivano 160mila auto, gran parte dell’area metropolitana riceve quindi 160mila accessi. Il 45% degli incidenti è con feriti, il 54% senza e i mortali sono lo 0,64”, spiega, dai vertici della polizia Locale, Nicola Ambrosini. “La via dove sono stati investiti più pedoni è via Is Mirrionis. Ora, col restringimento della carreggiata la situazione sta leggermente migliorando, poi ci sono via Roma e viale Trieste, che resta sottoilluminata a causa degli alberi. E gli incidenti, con feriti o con morti, si registrano soprattutto nei fine settimana. Si muore di più il venerdì, il sabato, la domenica e, statistiche alla mano, anche il martedì. Il mese di agosto segna ben 17 morti in dieci anni, nonostante la netta diminuzione degli incidenti per l’effetto-ferie, cioè con Cagliari molto più vuota. I dati comprendono un periodo lungo, un decennio, che va dal 2013 al 2023.










