Un gesto che ha indignato cittadini e istituzioni: alcune aiuole di piazza Yenne, che ospitano i ficus microcarpa, simboli verdi del cuore di Cagliari, sono state ricoperte con cemento e piastrelle. Un atto illecito che non è passato inosservato, scatenando l’intervento del Comune e della Polizia Locale. “Oggi con grande sconcerto abbiamo appreso che un bene pubblico tutelato è stato inopinatamente fatto oggetto di un atto illecito”, dichiara l’assessora all’Ecologia urbana e verde pubblico Luisa Giua Marassi. “Alcune aiuole della piazza Yenne che ospitano gli alberi di Ficus microcarpa, alberi di valore storico e d’interesse paesaggistico che contraddistinguono la nostra città, sono state ricoperte di cemento e pavimentate. Gli agenti della Polizia Locale, allertati dal servizio del Verde pubblico, sono immediatamente intervenuti – li ringrazio – e, oltre ad accertare l’illecito, hanno imposto l’immediato ripristino delle aiuole”. L’assessora ha ribadito che “verranno adottate tutte le azioni legali conseguenti, comprese quelle finalizzate alla tutela dei beni di proprietà comunale, in area vincolata. Cosa può continuare a fare l’amministrazione? Sensibilizzare quotidianamente al primo principio di senso civico: i beni pubblici sono di proprietà di tutte e di tutti noi e come tali vanno trattati e rispettati con la massima cura e attenzione. Speriamo che il danno non sia irreversibile. Ringrazio anche le tanti e i tanti cittadini sgomenti che hanno segnalato quanto accaduto”. Sul caso è intervenuto anche il comandante della Polizia Locale di Cagliari, Pierpaolo Marullo, che a Casteddu Online ha precisato: “Le pavimentazioni sono apparse questa mattina. Una pattuglia della Polizia Locale è intervenuta alle 15 individuando i responsabili, per i quali scatteranno le conseguenti sanzioni oltre al ripristino dello stato dei luoghi”. Sanzioni salate e obbligo di ripristino, dunque, per chi ha trasformato un bene pubblico in cemento, con l’amministrazione comunale e le istituzioni decisi a non fare sconti davanti a episodi che mettono a rischio il patrimonio verde e storico della città.












