Risate e abbracci, inchini pure, almeno così pare. L’ex sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha invitato a Cagliari il discendente di re Filiberto, il principe Emanuele, e nonostante le polemiche infuriate per una presenza da più parti ritenuta inopportuna, ride e si diverte seduto accanto a lui, immortalato durante l’elegantissima cena di gala.
La presenza di Emanuele Filiberto a Cagliari durante la festa di Sant’Efisio, peraltro organizzata male, senza tribune e con mille lacune proprio da Truzzu, ha fa scoppiare una polemica politica con Giuseppe Farris, candidato a sindaco con una lista civica, protagonista in prima linea. “Mentre la Giunta Truzzu non è riuscita ad assicurare i consueti eventi collaterali per Sant’ Efisio, apprendiamo che Emanuele Filiberto di Savoia, già invitato dall’ oramai ex sindaco, è sbarcato a Cagliari. Dalle prime indiscrezioni pare che sia stato accolto con inchini analoghi a quelli che i cagliaritani riservarono ai suoi avi, rappresentati da quel pessimo quadro del Marghinotti, ancora appeso nella stanza del vicesindaco e che, fra un mesetto, finirà in cantina. Non so se il giovane dal sangue blu sia stato mosso da nostalgia e voglia rivedere le sue vecchie proprietà e la terra che ha regalato un regno alla sua famiglia. Per certo, l’erede della dinastia che ha favorito il fascismo torna per la seconda volta a palazzo Bacaredda, come ospite di riguardo per festa più importante per Cagliari e per la Sardegna intera”, aveva denunciato Farris.
Ma la polemica non sembra toccare Truzzu. Neanche quella sul fatto che i Savoia abbiano favorito la nascita del regime fascista: del resto, lo stesso Truzzu, mollata Cagliari nel caos per i 5 anni sicuri in consiglio regionale, candidato da Giorgia Meloni alla presidenza della Regione, finito nelle polemiche a dimensione nazionale per la scritta TRUX sul braccio, non si è mai dichiarato anti fascista, nonostante le sollecitazioni giornalistiche e non.










