Eccoci a parlare ancora di via Roma a circa un mese dalla riapertura; manca l’ultima parte per completare il restyling super-atteso, ma è tempo di fare i primi bilanci. Lo scavo del tratto finale supera l’intersezione col Largo Carlo Felice e segna il futuro anche di quella strada, perché detta la linea di risalita che dovrebbe ridurre la carreggiata anche lì; ma torniamo su via Roma dove la routine delle mattine lavorative è avvolta dalla confusione di corsie occupate da camion e furgoni; così la nuova normalità è vissuta con più affanno da chi vede ridotti gli stalli riservati, e da chi si reca al centro di diagnosi radiologica. Occorre aspettare che finiscano i lavori, si sente dire dai difensori del dogma progettuale, ma con un briciolo di ragionamento l’apertura dell’ultimo tratto sarà semplicemente la replica di ciò che già da ora si vede nel primo: l’impossibilità di creare eventi per la frammentazione dello spazio, la folla di gente che passeggia la domenica mattina, e il caos dal lunedì al sabato in tarda mattinata; certo, la congestione di mezzi verrà diluita con l’apertura dell’ultimo tratto di strada, ma occorre considerare anche l’arrivo della stagione turistica quando bar e ristoranti lavoreranno a pieno regime.
La domenica invece è tutta un’altra musica con lo scenario di chi passeggia nel tratto appena aperto, i bambini giocano felici nel parchetto tra le due strade, simpatici cagnetti scodinzolano allegramente, un mondo felice che marca il successone della riqualificazione; ma usando strumenti di ragionamento un tantino più sofisticati ci si chiede come sarebbe stata via Roma con una programmazione più razionale: lasciando la stessa ampiezza del lato portici, rifacendo la strada lato porto, e mettendo in sicurezza gli attraversamenti pedonali per collegare la città al vero waterfront; il resto sono disquisizioni puramente stilistiche perché possono piacere più i muretti di fronte al Palazzo della Regione di una fresca fontana.
Ma fino ad oggi funziona così, finito il sabato del villaggio – della domenica mattina, come ogni settimana, si torna al caos mattiniero di furgoni che scaricano merci e camion che caricano rifiuti; ora rimane da capire dove passeranno pullman e corriere dopo che sarà realizzata la linea della metro, perché il principio di impenetrabilità dei corpi, impedirebbe, fino a prova contraria, di passare attraverso i mezzi posteggiati; a questo punto aspettiamo con curiosità una soluzione, forse un miracolo.










