Un tesoretto, ben trentacinque milioni, rimasto nelle casse del Comune come avanzo libero ad “ammuffire” anziché essere utilizzato per tre settori molto importanti e delicati: politiche sociali, istruzione e cultura. A non spenderli per Cagliari e i cagliaritani è stata l’ormai ex Giunta guidata dal sindaco Paolo Truzzu. A denunciarlo è il nuovo primo cittadino, Massimo Zedda, al termine della prima riunione ufficiale con i dirigenti di palazzo Bacaredda: “In una riunione congiunta ho condiviso i primi interventi e lavori da fare in città. Ho esaminato il bilancio: 35 milioni di avanzo libero, purtroppo non utilmente utilizzati entro i termini nel 2023 per politiche sociali, istruzione e cultura, potranno essere destinati ormai per i soli lavori pubblici. Ne faremo buon uso”, afferma Zedda. Che, prima, ha ringraziato la commissaria straordinaria Luisanna Marras “per l’intenso lavoro svolto con la sua indiscussa professionalità e correttezza. Grazie a tutte le dipendenti, i dipendenti, che ho incontrato e che continuerò a sentire nei prossimi mesi e ai dirigenti, tutte e tutti hanno confermato, nel loro costante operare, un senso profondo di dedizione alle istituzioni”.
Terminato il riconteggio elettorale, verosimilmente il 28 giugno, potrà essere proclamato il nuovo Consiglio comunale. Zedda è sicuro: “Sarà caratterizzato, oltre che per un elevato livello di competenze, stavolta, anche da un gran numero di donne che coerentemente rispecchia, quantitativamente e qualitativamente, la nostra comunità. Da stasera ho iniziato le consultazioni con i partiti e le liste civiche per nominare al più presto la nuova Giunta. Le aspettative sono altissime, il nostro impegno massimo e costante per il bene della città e del contesto metropolitano, in un percorso di sviluppo e crescita per le nostre cittadine, cittadini e per il benessere collettivo della nostra splendida terra”.









