L’indennità di vacanza contrattuale? È a rischio per chi lavora nella sanità. Il bonus deciso dal governo Meloni rischia di non entrare nelle tasche di infermieri, Oss e di chi lavora negli ospedali sardi. A denunciarlo è la Fials, con i suoi segretari Paolo Cugliara e Giampaolo Mascia: “Il valore dell’indennità, nel mese di dicembre 2023 è incrementato, a valere sul 2024, di un importo pari a 6/7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato”, ricordano i sindcalisti. Si tratta di circa “mille euro” a testa. “Dobbiamo evidenziare la necessità di assicurare una certezza ai lavoratori della sanità sull’erogazione degli emolumenti. Infatti, rappresenta una certezza per i dipendenti dello Stato mentre risulta solo una possibilità per i dipendenti della sanità”. Il motivo? “Le amministrazioni possono erogare al personale l’incremento con oneri a carico dei propri bilanci”. Da qui l’invito all’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, e ai direttori delle aziende ed enti sanitari, “a rendere certa ed uniforme su tutto il territorio regionale, ed entro i tempi stabiliti dalla legge, l’erogazione dell’una tantum di anticipazione della indennità di vacanza contrattuale 2024 e scongiurare così la possibilità che proprio i lavoratori della sanità possano essere penalizzati dalla mancata erogazione”.
E potrebbe pure andare peggio Il bonus potrebbe essere erogato “in maniera differenziata tra le varie aziende o enti del sistema sanitario nazionale, creando così disparità di trattamento fra i tanti professionisti ed operatori che si impegnano quotidianamente per dar risposte di salute ai cittadini della Sardegna”.









