L’unica buona notizia? Il rinnovo di un altro anno della cassa integrazione per i centosessanta lavoratori Conad. Poi, sul futuro della Città Mercato, anche dopo l’incontro tra i sindacati e i vertici della società di distribuzione bolognese regnano date, tutte da confermare, e soprattutto incertezza. Più di due anni fa l’annuncio: “Un anno e mezzo di lavori”. Ecco, l’anno e mezzo è partito pochi giorni fa. E, salvo imprevisti, gli operai resteranno sino, almeno, alla primavera del 2024. Sarà impossibile, prima, avere i duemila parcheggi e le migliaia di metri quadri di vendita in più che trasformeranno l’area di via Dolianova a Pirri nel più grosso centro commerciale dell’Isola. Giuseppe Atzori, della Fisascat Cisl, riporta le tempistiche comunicate dagli stessi vertici Conad: “Non riapriranno a dicembre ma, salvo imprevisti, a marzo. Aprire il supermercato proprio in concomitanza con i lavori sarebbe stato un grosso problema. I dipendenti avranno il sostegno della cassa integrazione per altri dodici mesi”. Sarà sostituita dallo stipendio pieno appena torneranno ad accendersi le casse e le luci del market. “Poi, per terminare tutti i lavori servirà un altro annetto”. L’ennesimo cronoprogramma che chissà se sarà rispettato.
Cristiano Ardau della UilTucs non si fida: “Non tanto delle tempistiche, per quanto ormai stiamo assistendo da tanti anni ad una telenovela orribile sulla pelle dei più deboli, quanto perchè tra i circa 700 dipendenti di tutti i negozi della galleria, chiusi, regna lo sconforto. Sono a casa, non saranno riassunti, chi era in forze a multinazionali è stato spostato da altre parti, ma per tutti gli altri la situazione è nerissima. La situazione attuale è inaccettabile, siamo ancora qui a fare i balletti con date e previsioni di riapertura”. Sul caso interviene anche Nella Milazzo della Filcams Cgil: “Sappiamo già che, una volta terminata la ristrutturazione del Conad, il punto vendita sarà più piccolo e non potrà accogliere tutti i 160 lavoratori. Ecco perchè la società dovrà ricollocarli, dal nostro punto di vista deve intervenire anche la Regione che dovrà assumersi la responsabilità sugli impegni presi un anno fa anche con noi sindacati”. Con la Lidl che ha già aperto, proprio dietro il muro della Città Mercato: “Sottrarrà volumi di vendita alla Città Mercato, questo è sicuro”. Intanto, si può ancora entrare in tutto il piano terra del gigante commerciale abbandonato. Una passeggiata irreale nel deserto e nel silenzio, interrotto solo dai passi dei vigilantes e dei pochissimi clienti che frequentano ancora assiduamente la tabaccheria di Carlo Nonnis.










