Una vittoria, almeno iniziale, l’ha ottenuta. Maria Gabriella Mancini, 48enne di Quartu Sant’Elena, è riuscita a far uscire dal reparto di Psichiatria 1 del Santissima Trinità di Cagliari la figlia diciottenne, dopo un anno di ricoveri quasi continui tra anoressia e un disturbo della personalità. Dopo lo sciopero della fame e della sete, dopo avere atteso incontri e riunioni tra medici per decidere il da farsi e avere raccontato ciò che, a detta sua, era diventato un ulteriore calvario per la figlia a Casteddu Online, oggi sono state formalizzate le dimissioni. La ragazzina è tornata casa: “Ora è con me”, spiega Maria Gabriella. La 18enne, dopo tante notti, non dormirà più in un letto con le sbarre, guardata a vista da un infermiere. E la sua situazione potrebbe, pian piano, migliorare: “Sono già venute a casa due dottoresse del centro di salute mentale. Mia figlia avrà un supporto infermieristico, ogni giorno, per qualche ora”. E il suo futuro sanitario è legato a tutta una serie di incastri.
“La settimana prossima avremo un primo colloquio, a distanza, con i responsabili di una struttura che si trova oltremare”. Una struttura specializzata, dove la figlia di Maria Gabriella Mancini potrebbe avere supporti molto più efficaci: “Non so quali siano i tempi per un suo inserimento, ma spero davvero che la accolgano e che, pian piano, possano assisterla e curarle tutti i disturbi”. Non resta altro da fare, insomma, che incrociare le dita.










