Una scena simile, forse, si può solo paragonare al 2020, ma c’era l’Italia in zona rossa e il tutti a casa imposto dal Governo Conte. A Cagliari, il 24 dicembre 2022, alla Vigilia di Natale, ci sono negozianti delle vie dello shopping che hanno scelto di tenere le serrande abbassate. Sette in via Garibaldi, tutti di abbigliamento per uomo e donna e accessori femminili, due in via Manno, stessa tipologia di prodotti venduti. Non venduti, meglio. Altro che corsa all’ultimo regalo, magari sperando in qualche sconto o affare: poca folla nelle ultime due ore con i negozi aperti, e ci sono anche dei grandi marchi che non attendono le 19 o le 20 e spengono le luci già alle diciotto. La crisi c’è tutta, l’avevano anticipato gli stessi commercianti con i loro rappresentanti: “Va meglio del 2020 ma ci vuole ancora tantissimo a tornare ai tempi pre Covid”. Nel frattempo, virus indebolito ma bollette e prezzi alle stelle, più l’invasione della Russia in Ucraina hanno portato da una crisi all’altra.
Grandi marchi come Zara e Benetton sono chiusi quando il sole sta tramontando, senza clienti è inutile restare aperti, ragionamento logico. I cagliaritani passeggiamo prima di tornare a casa e attendere la mezzanotte, e chissà quanti avranno come prima preoccupazione quella di fare quadrare i conti e non quale regalo acquistare. Le luminarie e la banda musicale voluta dal Comune guidato dal sindaco Paolo Truzzu hanno portato luci e musica, riscuotendo anche qualche applauso addirittura in una via Dante quasi deserta sin dal primissimo pomeriggio ma, come da tradizione, non sono bastate a portare folle oceaniche, o anche solo apprezzabili per le casse dei commercianti, nei negozi. C’è chi ha sfruttato il Black Friday di fine novembre, chi punterà sui saldi: i regali, per molti, non saranno quelli da mettere sotto l’albero di Natale per togliersi, magari, uno sfizio, bensì solo oggetti utili. E indispensabili, perché in una realtà dove, stando alle testimonianze delle onlus e delle associazioni, i nuovi poveri sono i giovani camerieri e commercianti finiti strangolati da Covid e crisi, la bontà e l’amore verso i propri cari si può dimostrare anche solo con un abbraccio. Che è a costo zero.











