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Lo sciopero generale del mondo dei trasporti coinvolge anche Cagliari, maxi sit-in di protesta sotto la prefettura in piazza Palazzo. Dai portuali a rischio licenziamento, passando per i guidatori di bus sino ad arrivare ai macchinisti dei treni. Tutti uniti nel gridare che “bisogna rimettere in movimento anche la Sardegna”. E le criticità, a livello di trasporti, sembrano non mancare: “Abbiamo una viabilità della fine del 1800”, un dramma “per chi deve trasportare merci su strada”, afferma Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt-Cgil. “In Sardegna, per fare duecento chilometri, servono non meno di cinque ore, e bisogna ricordare che, per il trasporto pubblico, dopo San Gavino gli spostamenti avvengono praticamente su un unico binario. La ferrovia a scartamento ridotto tra Sassari e Alghero è ferma, anche la metrotranvia di Sassari e il trenino verde non offre nessun servizio perché non sono stati fatti gli investimenti per tempo”. Tante le grane, quindi, che i sindacalisti hanno portato sul tavolo del prefetto.E il prefetto di Cagliari Bruno Corda, dopo aver sentito il lungo elenco dei problemi legati ai trasporti nell’Isola da parte dei rappresentanti sindacali, ha promesso che “gli esiti dell’incontro saranno tempestivamente portati all’attenzione dei Ministeri competenti, per le conseguenti determinazioni”.