La lista delle lamentele è bella lunga: si va dagli straordinari non pagati alla necessità di rimpolpare gli organici, passando per i tanti precari mai stabilizzati e la necessità di lavorare senza doversi guardare le spalle. Gli infermieri e Oss sardi scendono in piazza a Cagliari, davanti alla sede dell’Ats di via Piero della Francesca. Fischietti e bandiere in mano, chiedono soprattutto “il rispetto di tutti gli accordi presi durante le trattative” di qualche mese fa tra i sindacati e la stessa Ats. “Gli accordi vanno sottoscritti definitivamente, non possono restare solo parole”, dice Nicola Cabras della Cgil, “tutti continuano a perdere tempo parlando di riforme ma nessuno ascolta i lavoratori. Il tempo delle chiacchiere è finito”. Guido Sarritzu della Uil rincara la dose: “Infermieri e Oss stanno lavorando facendo sacrifici continui, tra organici ridotti all’osso, niente buoni pasto e produttività. L’ultima aggressione avvenuta al Santissima Trinità è il risultato che, dal commissario dell’Ats, sinora, non sono arrivate risposte”. Tra i tanti manifestanti c’è anche Paolo Cugliara della Fials: “I lavoratori stanno dando il meglio di loro ma, dai piani alti, vige la regola del ‘qui comando io’ e basta. Non viene concessa nessuna possibilità di mediazione”.
Insomma, le “bombe” lanciate contro Ats e Regione sono tante. E, dopo tanto tempo di “silenzio”, gli stessi Oss e infermieri hanno deciso di far sentire la loro voce anche su Casteddu Online: c’è chi è stato aggredito sette volte da pazienti “esagitati”, chi è arrivato a fare anche dodici ore di turno senza nemmeno una pausa e chi, da oltre un anno, attende che gli vengano pagate oltre cento ore di straordinario. Le loro interviste si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito www.castedduonline.it.









