Ha atteso due settimane prima di riaprire i suoi tre ristoranti, dopo il lockdown. E ora, Alberto Melis, ristoratore cagliaritano, da ieri deve chiudere a mezzanotte. E si sfoga, con un lungo e pungente post su Facebook. Il senso è: abbiamo rispettato le regole, garantito sicurezza e “colpiscono” proprio noi? Se la prende con “i pochi imbecilli” che non hanno rispettato le regole, Melis. E prefigura un futuro nero per tutto il settore della ristorazione. Ecco, di seguito, il suo post-sfogo.
“Ancora noi, a pagare per tutto quello che si sta verificando in questa nazione. Noi che più di qualsiasi altro settore abbiamo sofferto gli effetti del lockdown, noi che siamo stati penalizzati con la riduzione dei posti a sedere per tenere le distanze. Noi che abbiamo fatto il possibile nel far rispettare le regole igienico sanitarie e ci siamo fatti carico parzialmente dei costi extra generati dai dpi (gel, mascherine, disinfettanti).
Noi che abbiamo dovuto fare da controllori nel far rispettare le regole all’interno e al di fuori dei nostri locali. E adesso ancora noi che paghiamo le scelte sbagliate e la negligenza di quei pochi imbecilli che tutto hanno fatto, tranne che rispettare le norme che ci venivano imposte. Un settore che in Italia rappresenta il 13% del Pil e che rischia a fine anno di vedere disoccupati circa 350000 persone in più. Ma mi chiedo: il virus esce di casa dopo le 24? Perché quest’ultimo provvedimento potrebbe dare l’ultima mazzata a un settore già in crisi ma che nonostante tutto stava facendo il possibile per stare in piedi offrendo un servizio, e garantendo tantissime buste paga. Al prossimo Dpcm”.









