Un “no” netto ai criteri di distribuzione dei fondi regionali per i lavoratori dello spettacolo. “Siamo in subbuglio perché sono state date risorse regionali date ad alcune compagnie che operano nel settore culturale attraverso gli emendamenti nella finanziaria 2019, sono regalie pre-elettorali” che portano a vincere “il furbetto del teatrino”. Le sigle Cosass, Animas Dmts, Assoartisti, Sardinia Jazz Netowrk, Agis Musica Sardegna e Indipendenti hanno portato, attraverso i loro rappresentanti, decine di lavoratori dello spettacolo.
“Nella nostra compagnia lavorano cinque persone fisse, da quindici anni promuoviamo tanti festival e vogliamo regole che possano favorire tutti e non solo determinati gruppi”, afferma Ilaria Nina Zedda, direttrice artistica de L’aquilone di Viviana, associazione cagliaritana. Monica Pistidda, a Sestu dal 1998 con La compagnia del cocomero: “Tra fissi e collaboratori siamo una realtà composta da decine di persone. Ci sono contributi anche di 600mila euro, è indispensabile una unica legge perché qui si tratta di posti di lavoro”. Casteddu Online ha raccolto le loro testimonianze, si possono leggere nelle prossime ore sul nostro sito preprod.castedduonline.localmente.it












