In migliaia in corteo a Cagliari per l’edizione 2024 del Sardegna Pride. L’onda arcobaleno è partita dal Parco della Musica e, in prima linea ci sono state le bandiere della Palestina: “Restiamo umani, basta alla fornitura di armi a Israele”. È quel “restiamo umani” lo slogan-collante del Pride 2024. Sui carri giovani, famiglie, coppie etero e omosessuali, tutte unite per chiedere, ancora una volta, più diritti: “Siamo tutti uguali, a questo mondo non esistono persone diverse dalle altre”. I partecipanti sono arrivati da tutta l’Isola, dal Campidano sino alla Gallura. Dal palco principale non solo rivendicazioni per la comunità Lgbt, ma anche per la Palestina. Critiche, scontate, all’attuale governo Meloni, definito da tanti “oscurantista” e “fascista”. Presenti anche la presidente della Regione Alessandra Todde, “sono orgogliosa di essere qui, prima presidente a patrocinare e partecipare al Pride in Sardegna. La destra fa scivolare l’Italia in basso, non lo permetteremo”, e il sindaco Massimo Zedda, “Chi vuole decidere per decreto chi amare ha ricevuto poche carezze e affetto. Come amministrazione saremo di supporto per quanto riguarda la formazione professionale, l’aiuto psicologico anche nei presidi scolastici, in collaborazione con il governo regionale, in prima fila per assicurare il diritto all’istruzione, alla salute, ad amare chi si ama”.
Il corteo per le vide della città è stato l’appuntamento conclusivo di una serie di eventi che, già nei giorni scorsi, si sono svolti al Parco della Musica.









